Il vino italiano in Cina: analisi post Covid e nuovi trend

18 五月 2023

La Camera di Commercio Italiana in Cina (CCIC) è lieta di informarvi che l’11 maggio si è tenuto il webinar “Il futuro del vino italiano in Cina: analisi post Covid e nuovi trend”, in diretta streaming su Zoom dalla lounge del padiglione Italia organizzato da ICE-Agenzia in occasione della fiera WineToAsia a Shenzhen.

L’evento, organizzato dalla CCIC insieme al suo Gruppo di lavoro dedicato all’agroalimentare (F&BWG), ha visto la partecipazione di esperti nel settore, quali Marco Battocchia, Responsabile Ufficio Estero Veronafiere; Cristiano Bernardi, Vice Coordinatore del F&BWG di base a Guangzhou, CEO e Fondatore di F5, e sommelier AIS; Riccardo Bernasconi, Manager di area per la Cina meridionale presso Amore Wine, e tutor di ONAV China; Nicola Donzelli, Operation Manager per Santerno Group; e Ferdinando Rizzo, Fondatore e Direttore Generale di Interprocom. Il webinar è stato moderato da Cristina Corsini, Coordinatrice del F&BWG, CEO di Good Italy Group e Fondatrice di Mysinoexpert.

Come enfatizzato da Marco Battocchia, WinetoAsia, con i suoi 450 espositori da 27 Paesi, ha dimostrato come la riapertura della Cina a seguito della pandemia rappresenti un momento cruciale per il settore vinicolo italiano, che deve guardare al mercato cinese con fiducia ma anche accortezza. Il mercato cinese evolve infatti velocemente, come cambiano rapidamente anche le attitudini dei suoi consumatori, richiedendo adattabilità e dinamicità a coloro che vogliono approcciarlo.

Il webinar ha poi fatto luce sulle nuove vesti del consumatore cinese. A tal proposito, Riccardo Bernasconi ha sottolineato quanto i consumatori cinesi si dedichino adesso all’educazione vinicola e siano aperti alla qualità e alla varietà di cui l’Italia si fa portatrice. Sebbene il momento di arresto subìto – ha affermato Bernasconi – quello cinese rappresenta un mercato con un forte potenziale di crescita per il settore vinicolo italiano.

Di fronte alle sfide poste dall’attuale crisi economica, infatti, gli esperti si sono espressi positivamente, enfatizzando come la crisi rappresenti un’opportunità dove gli stessi consumatori danno priorità alla qualità e da cui il vino italiano può trarre vantaggio. E, riguardo al rischio posto dall’aumento di produttori di vino cinesi, il vino italiano e la sua tradizione continuano a mantenere un primato considerevole – ha fatto poi notare Ferdinando Rizzo – in parte anche a causa dei costi elevati che i produttori cinesi devono affrontare.

A seguire, gli esperti hanno offerto consigli a coloro che vogliono affacciarsi sulla realtà cinese, mettendo in rilievo l’importanza di fare sistema con i produttori italiani, aumentare la propria presenza nel mercato interno, studiare il consumatore finale e, come sottolineato da Cristiano Bernardi, investire sulla promozione dei prodotti e del territorio. Fra gli altri suggerimenti, Nicola Donzelli ha aggiunto come la promozione di prodotti tradizionali e delle realtà locali debba abbracciare il contesto cinese e i suoi consumatori a tutto tondo, perseguendo una strategia di business efficiente, che risponda alla domanda in maniera adeguata.

Il webinar ha infine enfatizzato come il network, l’attenzione verso il contesto e il consumatore cinesi con un approccio innovativo – come ad esempio quello dell’incontro fra tradizione culinaria cinese e vino italiano – e la formazione, siano al centro del successo del vino italiano nel mercato cinese che, nonostante lo scenario post-pandemia, promette un futuro di successo animato da qualità e varietà.

 

 

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