Unità di azione per superare le difficoltà: prosegue il dialogo con le istituzioni e le aziende italiane

07 Maggio 2022

Si è tenuto quest’oggi il secondo dialogo con le istituzioni e le aziende italiane organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina e dal Consolato Generale d’Italia a Shanghai per fornire un aggiornamento sull’attuale situazione pandemica in Cina e supportare la comunità di business italiana mediante la condivisione di best practices e informazioni di interesse comune.

L’incontro, a cui hanno assistito circa 400 soci e imprese, si è aperto con un intervento di S.E. Luca Ferrari, Ambasciatore d’Italia nella R.P.C., il quale ha subito manifestato la sua vicinanza a tutti gli imprenditori e le loro famiglie sottoposti ormai da diverse settimane a un regime di quarantena.

Dopo aver ripercorso i passi compiuti dall’Ambasciata e dalla rete diplomatico-consolare per portare all’attenzione delle controparti cinesi le difficoltà incontrate dalla comunità italiana in Cina, l’Ambasciatore Ferrari si è soffermato sul tema della mobilità internazionale, ricordando che si tratta di un tema prioritario che vede Ambasciata e Camera di Commercio attive da molte settimane per concretizzare l’organizzazione di voli charter durante la stagione estiva. I charter, che viaggeranno lungo la tratta Milano-Nanchino, si muoveranno su un binario parallelo rispetto ai voli commerciali di Neos, che dovrebbero tornare nuovamente operativi a partire dal 19 maggio. Anche i voli diretti Italia-Cina operati da compagnie cinesi restano tra i temi prioritari al centro dell’agenda di Sistema. 

L’Ambasciatore Ferrari ha concluso il suo intervento parlando dell’ultimo sondaggio condotto dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, la cui analisi è riuscita a “fornire un quadro molto nitido della situazione che stanno vivendo le nostre imprese”. Proprio in questi giorni l’Ambasciata sta condividendo con le controparti cinesi le problematiche più rilevanti segnalate dalle aziende italiane localizzate in Cina. 

A seguire, si è registrato un intervento della Console Generale d’Italia a Shanghai, Tiziana D’Angelo, la quale fornito un aggiornamento puntuale sull’attuale situazione epidemica nella circoscrizione di Shanghai. Dopo aver ricordato l’attività di assistenza diretta portata avanti 24 ore su 24 dal Consolato, la Console D’Angelo si è soffermata sulle attività di advocacy che sta portando avanti nei riguardi delle autorità cinesi per assicurare che tutta una serie di diritti alla salute e alle cure mediche siano garantiti nel modo più efficace possibile. Sono stati poi affrontati temi quali l’approvvigionamento di cibo, le procedure di rilascio visto e il recupero di documenti trattenuti temporaneamente dalle autorità locali, il rientro in Italia con parenti di nazionalità cinese e il trasporto di animali domestici in caso di rientro in Italia.

Il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina, Paolo Bazzoni, ha poi aperto la seconda parte del webinar.

Le nostre aziende e i nostri imprenditori stanno dando prova di grande resilienza e forte capacità di adattamento. La Camera di Commercio Italiana in Cina, di concerto con l’Ambasciata d’Italia, i Consolati Generali e gli altri attori del Sistema Italia, sta portando avanti quotidianamente azioni di advocacy verso le autorità cinesi sia a livello nazionale che locale. Base fondamentale della nostra azione è il rapporto che abbiamo redatto analizzando i risultati del nostro ultimo sondaggio sull’impatto che la politica di tolleranza zero sul COVID sta avendo sul business italiano in Cina”. 

Il rapporto (scaricabile da qui) ha evidenziato quattro questioni principali che stanno guidando le nostre azioni:
1. Mobilità: resta il tema prioritario nell’azione della CCIC finalizzata all’organizzazione di voli charter in sinergia con l’Ambasciata per il periodo estivo. Il sondaggio ha evidenziato gli effetti negativi che la restrizione alla mobilità sta avendo da due anni a questa parte sulle imprese;
2. Necessità di misure che favoriscano la ripresa dei flussi logistici: la situazione attuale sta impattando sulla capacità delle nostre aziende sia di spedire che di ricevere materiale necessario per la produzione con effetti importanti sul fatturato e sulla cassa;
3. Necessità di incentivi fiscali da parte delle autorità cinesi a livello nazionale e locale a supporto delle nostre aziende, simili a quelli che con successo furono implementati nella prima fase della pandemia: è fondamentale che gli investimenti e il valore che le nostre aziende portano sul mercato locale ricevano adeguato sostegno per garantire una sostenibilità competitiva; 
4. Informazioni veicolate dalle autorità locali più trasparenti, dirette e sistematiche, per consentire alle nostre aziende di poter pianificare sul breve-medio termine in modo efficace. 

Il sondaggio ha poi evidenziato che una parte delle nostre aziende localizzate sta rivedendo il loro posizionamento strategico e/o riconsiderando i loro investimenti futuri sul mercato domestico qualora la situazione dovesse perdurare. La CCIC ha già trasmesso in modo puntuale queste esigenze: 1. alla direzione del  MOFCOM nazionale; 2. al Ministero del Commercio Estero cinese tramite l’invio di una lettera da parte dell’Ambasciata; 3. allo SCOFCOM tramite un incontro del Consolato Generale a Shanghai.

L’incontro è poi proseguito con un intervento del Direttore dell’Ufficio ICE di Shanghai, Augusto Di Giacinto, il quale ha fornito un breve aggiornamento sulla situazione fieristica a Shanghai e sulle possibilità per le aziende italiane. 
Subito dopo si è tenuta una tavola rotonda in cui è stata data voce prima ai territori (Pechino/Tianjin con Matteo Tanteri, Vice Presidente CCIC e Chairman & CEO Snam China; Nanchino/Wuxi con Ermanno Vitali, Consigliere CCIC e CEO di FAAM China; e Suzhou con Giacomo Bove, Consigliere CCIC e General Manager di Ponzini Health and Beauty High-Tech (Suzhou) Co., Ltd.) e poi alle aziende, con focus sulle best practices adottate in diversi settori strategici e sugli ultimi incentivi in campo fiscale ed HR. 

Diverse sono le misure che le aziende italiane stanno implementando, tutte contraddistinte da un comune denominatore: fluidità e prontezza nel reagire e nell’individuare più soluzioni possibili per poter portare avanti le attività di business. 

Qui un riepilogo degli interventi: 
-Closed Loop Management, il caso Comau con Gaetano Cantalupo, Vice Presidente CCIC (Shanghai) e Comau Global Customer Operation Head and China Managing Director; 
-Esperienza diretta di una Società produttrice di Macchine Automatiche ad alta Tecnologia con Emilio Cassanelli, General Manager per Industry Technology Suzhou Co., Ltd. (ITS-CT Pack China); 
-L'operatività bancaria e le possibili soluzioni che le banche mettono in atto per garantire il continuo supporto nei confronti delle aziende, con Yu Huang, General Manager per Intesa Sanpaolo S.p.A. - Shanghai; 
-Aggiornamento della situazione logistica con Mario Tasso, Coordinatore del gruppo di lavoro della Logistica (LWG) e Global Account Manager per JAS FORWARDING (CHINA) Co., Ltd.; 
-Come un’azienda del F&B sta soddisfacendo le domande dei consumatori con Nicola Coppi, Fondatore e CEO di Food Vending China; 
-Come un’azienda può valutare le politiche attuate dall’Ufficio della Proprietà Intellettuale a Shanghai con Tiziano Sandonini, VP Product at Santoni Knitting Machinery Co., Ltd; 
-Impatto delle restrizioni agli spostamenti per una società che fornisce servizi di installazione di macchinari, con Marco Camertoni, Vice Coordinatore del gruppo di lavoro dell’Energia (EEPWG) e Managing Director per Loccioni China; 
-Situazione del Retail con Enrico Rossi, CFO Asia Pacific Dolce&Gabbana; 
-Aggiornamento incentivi, con Lorenzo Riccardi, Tesoriere CCIC e managing partner RsA Asia (Shanghai) Co., Ltd; 
-Aggiornamento risorse umane, con Ilaria Massa, Consigliere CCIC e Human Resources & QHSE Manager per Eni Energy (Shanghai) Co., Ltd. 

Il webinar è stato moderato da Giada Piccinini, Consigliere CCIC e Head of Shanghai office di GWA - Greatway Advisory.

L’unità di azione è fondamentale. La sinergia con gli altri partner internazionali genera stimoli concreti nei confronti del governo centrale e dei governi locali. Come Camera di Commercio, lavoriamo costantemente per ascoltare e indirizzare in modo adeguato tutte le esigenze delle nostre aziende”. (Paolo Bazzoni, Presidente CCIC)

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