Post Event | Webinar sulla meccanica in Cina: ampia partecipazione delle aziende italiane

18 Giugno 2021

Cari Soci e Amici,

Si è tenuto ieri giovedì 17 giugno il webinar “CINA: Prospettive per i costruttori di macchine, impianti e tecnologie italiane”, co-organizzato da Camera di Commercio Italiana in Cina, Ambasciata d’Italia nella R.P.C., ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Confindustria, SACE, Anima Confindustria Meccanica Varia, Federmacchine e Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura.

L’incontro online, a cui si sono registrate circa 200 aziende italiane del settore della meccanica, è stato occasione per illustrare attraverso l’esperienza dei vari ospiti presenti opportunità e rischi, vantaggi economici e punti di attenzione della meccanica in Cina.

Il webinar si è aperto con i saluti istituzionali di S.E. l’Ambasciatore d’Italia nella R.P.C. Luca Ferrari, del Presidente di ICE Carlo Ferro, della Vice Presidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione Barbara Beltrame Giacomello, del Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina Paolo Bazzoni e del responsabile della Hong Kong & APAC Region presso SACE Marco Ferioli.

L’Ambasciatore Luca Ferrari ha ricordato che “l’industria della meccanica è il settore di punta dell’export italiano. Nel primo quadrimestre del 2021 le nostre esportazioni complessive verso la Cina hanno superato i 5 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 55% rispetto al 2020 e del 23% rispetto al 2019 pre-pandemico. Tali dati confermano un trend fortemente positivo per le produzioni italiane che sempre più riescono ad affermarsi in questo mercato”.

La meccanica è il più grande settore per l’export italiano e il maggior contributore al saldo attivo della bilancia commerciale del Paese”, ha tenuto a sottolineare il Presidente di ICE Carlo Ferro. Come evidenziano i dati a disposizione, la Cina è il terzo mercato di sbocco dell’export del settore della meccanica. “È evidente che c’è un flusso di nuovi investimenti con un orientamento verso le nuove tendenze del manufacturing (digitalizzazione e sostenibilità). Poche industrie come la meccanica italiana hanno dimostrato nel tempo di saper seguire l’evoluzione della domanda e di continuare a combinarla con quello che è il grande fattore di competitività sui mercati, ossia la capacità di combinare la tecnologia con la customizzazione di soluzioni ad hoc per i clienti”, ha poi aggiunto.

Ben il 31% delle vendite italiane in Cina è costituito dall’industria meccanica. Lo ha ricordato nel suo intervento la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, la quale ha poi sottolineato: “È un settore che rispetto ad altri mercati nel 2020 ha sostanzialmente tenuto nonostante la pandemia, registrando una variazione negativa pari all’1,8%. Se la domanda rallenta in quei mercati che sono tradizionalmente il principale sbocco del nostro export, come ad esempio la Germania, i nostri produttori di macchine non possono che guardare a quei mercati che sono ormai diventati di traino della ripresa economica. E proprio la Cina, ad oggi, si è attestata come secondo importatore mondiale dopo gli Stati Uniti di macchine e apparecchiature. Rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese, anche piccole e medie”.

Anche il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina Paolo Bazzoni ha tenuto a rimarcare quanto il mercato domestico cinese rappresenti sempre più un mercato di riferimento per il settore della meccanica. “Si tratta di un mercato molto competitivo, difficile da interpretare e gestire, ma ricco di opportunità e con una domanda in costante crescita sempre più orientata alla qualità. Senza una chiara strategia di posizionamento, di sviluppo e di approccio al mercato, graduale ma ben definita, il rischio è quello di essere marginalizzati dalla fortissima competizione locale, che cresce in tecnologia e qualità. Come Camera di Commercio Italiana in Cina, la nostra missione – la nostra priorità strategica – consiste nel presidiare in modo capillare il territorio, così da individuare le opportunità esistenti con le controparti e fornire un orientamento alle nostre aziende con azioni di supporto concrete”.

Subito dopo ha preso la parola il responsabile della Hong Kong & APAC Region presso SACE, Marco Ferioli: “Il 2020 si è concluso per SACE, in Cina in particolare, in modo straordinario rispetto a quello che era stato fatto negli anni precedenti. In primis perché la Cina ha lanciato segnali di apertura sul fronte della finanza, aprendo la possibilità alle aziende cinesi di accedere a fonti di finanziamento internazionali. SACE in questo trend ha portato l’anno scorso a chiudere operazioni di credito fornitore per 50 milioni di euro". Ferioli ha poi citato la prima operazione push deliberata in Cina, con un finanziamento offerto a uno dei principali player del settore petrolchimico.

A seguire si è registrato un intervento di Roberto Saponaro, Coordinatore del Gruppo di Lavoro del CICC Manufacturing Engineering Working Group (MEWG), intitolato “Inquadramento e potenzialità del mercato cinese”. “Quando noi parliamo di manufacturing e supply chain nel mondo, possiamo essere certi che il business delle aziende straniere localizzate in Cina non sta muovendosi in massa fuori del Paese”. A conferma di ciò, afferma il dott. Saponaro, ci sono i dati dei Foreign Direct Investment in Cina relativi al 2020. “Hanno registrato un incremento del 6,2% rispetto al 2019, pari a un valore di investimenti in Cina di quasi 1000 miliardi di RMB (145 miliardi di dollari)”.

Il suo intervento si è poi spostato su tema dell’“integrazione verso la specializzazione”. “Le aziende cinesi e straniere stanno lavorando all’integrazione della completa catena del valore attraverso progetti di trasformazione industriale rivolti alla specializzazione del proprio business. In Cina stiamo studiando e applicando nuovi sistemi di organizzazione del business, delle operations e della supply chain, con l’obiettivo di gestire un futuro sostenibile e anti recessivo”.

Terzo punto toccato da Saponaro è l’impegno della Cina verso politiche a favore della tutela ambientale. “La Cina sta correndo veloce verso una società green. Questo include un focus sui lavoratori ad alte skill e lo sviluppo di alte tecnologie mirate a migliorare la vita dei cinesi. Si veda la nuova misura del governo con l’introduzione del RMB digitale ai dipendenti pubblici di Shanghai. O anche il trasporto di merci e il movimento di persone attraverso veloci infrastrutture e integrati hub di interscambio. O ancora: automazione, robotics e innovazione nel campo della cura e controllo della salute pubblica. Sono i tre macro settori di business che assorbiranno larga parte degli investimenti pubblici e privati in Cina”.

I lavori si sono poi articolati in tre sessioni parallele di dibattito incentrate rispettivamente su impianti e tecnologie, beni strumentali e meccanica agricola, coordinate dai vertici delle rispettive Federazioni aderenti a Confindustria, ovvero ANIMA, FEDERMACCHINE e FEDERUNACOMA.

L'incontro è stato presentato dal Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Cina, Giulia Gallarati.

 

Per scaricare i PPT proiettati nel corso dei tre panel, si prega di fare riferimento al materiale sottostante:

Panel 1
Caprari
Modula
Ufi Filters Group

Panel 2
Eutron
Itema
Santoni

Panel 3
Carraro Group
Maschio Gaspardo
SDF

 

Cordiali saluti,
Il Team CCIC

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